Politica
10 Gennaio 2022
Il Comune ha bisogno di una consulenza giuridico fiscale per l'acquisto delle aree di proprietà di Ferrara 2007 che, contrariamente a quanto presentato nella candidatura al bando del Mit, sono ancora gravate da ipoteche

Ex Palaspecchi: corsa contro il tempo per salvare i 15 milioni del Pinqua

di Redazione | 2 min

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È una corsa contro il tempo per non perdere i 15milioni di euro per sistemare l’area dell’ex Palaspecchi. Per questo l’Amministrazione comunale di Ferrara ha prelevato poco più di 20mila euro dal Fondo di riserva per pagare una consulenza giuridico-fiscale sulla situazione della società (in liquidazione) Ferrara 2007, ex proprietaria dell’immobile che dovrebbe cedere le aree al Comune.

Il progetto rientra nel bando “Pinqua”, il Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell’abitare: quello per riqualificare la porzione rimanente dell’ex Palaspecchi, ora Corti di Angelica, è stato approvato e ammesso a finanziamento dal Governo e il Comune ha già accettato, inviando anche il cronoprogramma dei lavori. È tutto quasi fatto, anche serve ancora il nulla osta definitivo dell’Alta commissione nominata appositamente per valutare le proposte da finanziare.

E proprio in vista di questo nulla osta che è fondamentale risolvere un grosso intoppo, e bisogna farlo entro il 31 marzo prossimo, data ultima entro la quale il Comune sarà chiamato a sottoscrivere lo schema di convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: le aree che da progetto il Comune deve acquistare da Ferrara 2007 con le risorse del Pinqua sono ancora gravate da ipoteca di primo grado a favore della Banca Popolare di Bari, e di secondo grado a favore dell’Agenzia delle Entrate per debiti Imu e previdenziali contratti dalla società, che si era detta disponibile a cederle libere da ogni gravame in caso di ammissione al finanziamento, cosa che in tutta evidenza non si è verificata finora.

E proprio per risolvere la situazione il Comune ha ora bisogno di analizzarla in fretta e furia sotto il profilo giuridico-fiscale, per poter procedere a un’acquisizione che non metta a rischio né il finanziamento oggi né le casse comunali in futuro. Il tutto valutando che Ferrara 2007 risulta ancora debitrice dello stesso Comune per il mancato rispetto delle ordinanze della precedente Giunta per eliminare le criticità igienico-sanitarie dell’ex Palaspecchi, datate 2016.

Il rischio sembra essere quello che Ferrara, per via di questo intoppo, si veda costretta a scende da un treno sul quale ha, nella sostanza, già messo entrambi i piedi. Un treno da 15 milioni di euro.

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